Modista-mente

I miei sandali alla schiava a Milano Marittima e a Bologna

Vorrei mostrarvi i miei sandali alla schiava, gli stessi che troverete a Milano Marittima e a Bologna. Nello specifico, a Mima al Vialetto degli Artisti per tutta l’estate insieme a me, e a Bologna dalla mitica Barbara di Bibalab. Quindi no excuses, dovete assolutamente venirli a provare, di qua o di là.

D’altra parte cosa c’è di più chic di un piede nudo abbracciato da un sandalo basso, minimal? Alla Jacqueline Kennedy in visita a Capri negli anni ’60 by the way?

Nell’ attesa di incontrarvi e mostrarveli di persona potete sbirciare alcuni video presi dal reel del mio profilo Instagram, Liceomodisteria, e altrettante diverse immagini, in cui mostro come inserire alcuni nastri “sartoriali” fatti con la mia super sarta di fiducia.

I nastri hanno infinite varianti, sono strisce in resistente gros grain a cui abbiamo aggiunto frange e passamanerie di archivio, il più delle volte cucite in modo asimmetrico e speculare, che credo siano speciali, e perfette sia per una serata al mare che per le calde giornate in città.

E inoltre attenzione!!! Sta partendo una super combo, la partnership con Ottomani, un brand stupendo, Made in Bologna, che si contraddistingue per la produzione di capi meravigliosi in seta stampata, tipo le decorazioni ottomane.
Insieme ad Emanuela, la carinissima fondatrice di Ottomani, abbiamo creato questi foulards coloratissimi, pazzeschi, che si possono vendere singolarmente, dando la possibilità a chi indossa i sandali di cambiare completamente il look.

E poi quest’ anno va il sandalo alla schiava e questo infradito in cuoio nero è very cool.
Mi sono lasciata ispirare da Giuseppe Zanotti design, ricordandomi di quando ero a Londra dieci anni fa e vendevo tantissimi sandalini di modelleria minimal, luxury flip flops, a donne di tutto il mondo.

Questi che ho creato sono diversi, con la stessa tipologia di fondo cuoio nero ok, tipo modello Capri, ma con il tacco più alto. Ho pensato di aggiungere un sotto tacco in gomma, in modo da renderlo più comodo. E poi i miei sandali hanno i gancini in pelle, a cui aggiungere o togliere i nastri, creando così mille versioni di un sandalo alla schiava, anche da uomo in realtà.

Per le ultime foto ringrazio Alessandra Cavicchi per Bibalab

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